Stjepàn Pelaghèjuskin

Condussero Ivàn Mirònov e si misero a interrogarlo. Stjepàn Pelaghèjuskin, un contadino alto, un po’ curvo, dalle lunghe mani, con un naso aquilino e un’espressione cupa nel viso, cominciò per primo a interrogarlo. Stjepàn era un contadino senza famiglia, che aveva fatto il suo servizio militare. Appena s’era separato dal padre e cominciava a stabilirsi per conto suo, gli avevano rubato il cavallo. Dopo aver lavorato due anni nelle miniere, Stjepàn era riuscito a comprarsi altri due cavalli. Glieli avevano portati via tutti e due.

— Di’, dove sono i miei cavalli? — disse Stjepàn, impallidendo dalla rabbia, e fissando lo sguardo cupo ora in terra, ora nel viso d’Ivàn Mirònov.

Ivàn Mirònov negò. Allora Stjepàn lo colpì in viso e gli schiacciò il naso, da cui si mise a colare il sangue.

— Parla o t’ammazzo!

✏️ Lev Tòlstoj, Denaro falso (parte prima cap. XIV), negli anni 1904-1905

🎨  V istituto professionale per la sanità e l’assistenza sociale (B. Melzi, Legnano), 26 marzo 2025 – leggi la loro descrizione del personaggio

[6. “Nella tua classe ci sono stati episodi o occasioni tali da favorire «uno stile deviante»?” – to be continued]

 

I personaggi di Denaro Falso

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *