Sulla rotta del Peluche, Cisky
Papà: Adesso andiamo a fare la nanna, che papà ha da fare.
Bambino: Ma io non ho sonno papà… guarda sono sveglio! Perché non possiamo giocare un po’? Io voglio giocare con te!
P: Perché adesso non si può e perché devi dormire… domani giochiamo! Promesso, però soltanto se adesso chiudi gli occhi e dormi.
B: Allora raccontami una storia… una storia, una storia, dai una storia, ti prego, una storia.
P: Ti ho detto che non ho tempo! Mi ascolti quando ti parlo?! E ora dormi, che devo andare.
B: Uffaaa, ma perché devi sempre andare via? Tu non dormi?
P: No! Tu devi dormire! lo devo uscire per pensare a te e alla mamma, così non vi mancherà mai niente.
B: Però tu non ci sarai, papà!
P: Cerca di chiudere gli occhi, non farmi arrabbiare.
B: Ma perché devo dormire per forza?
P: Perché te lo dico io!
B: Io devo fare tutto quello che mi dici perché sei grande?
P: Sì, è proprio così, e tu devi solo ubbidire.
B: allora voglio essere grande per comandare anch’io!
P: Guarda che mi stai facendo perdere la pazienza, tra un po’ le prendi se non mi dai retta… forza cerca di dormire.
B: Papà perché non mi abbracci mai?! Perché non mi dici mai ti voglio bene?! Perché non capisci quello che voglio?!
P: Ti avevo avvisato (prende il bastone), adesso basta, te le suono!
Il bambino blocca il colpo afferrando il bastone e togliendolo poi di mano al padre
B: No papà! lo sono grande, adesso mi “arrabbio” io!
Il bambino lancia contro il padre il peluche che abbracciava, sostituendolo con il bastone… e stringendo al petto il nuovo feticcio si addormenta
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