La rabbia

La rabbia rende sordi, la disperazione ciechi.
La rabbia serve a renderti efficiente.
Questa è la sua funzione per la sopravvivenza.
Ecco perché ti è stata data.
Gli occhi arrabbiati sono l’espressione di un cuore che soffre.
La rabbia si nutre ogni giorno del nostro dolore
ed è cosi che brucia ogni Speranza.
Magari potessi piangere, sarebbe bello
liberarsi della delusione con le lacrime.

Amir

L’infinito senza stelle

Cos’è la vergogna

Vergognarsi del proprio passato
Vergognarsi delle cose fatte in passato
ma senza quel passato noi chi saremmo?
saremmo un altra persona,
forse migliore o addirittura peggiore
sicuramente diversa
da quello che siamo ora.

Se solo in quel passato
avessimo riflettuto
prima di agire
magari il nostro presente
non sarebbe questo

Simone

L’infinito senza stelle

Le belle parole comprano chi costa poco

Un vero uomo sopporto tutto il dolore,
HO PERSO LA LIBERTÀ ma ci sta il mare fuori
Tengo il cuore pieno ma la tasca è vuota

Sono morto prima di vivere
Non hai  visto niente simile
Pensavo fosse impossibile
Ma tra 2 anni sarò invincibile

Paolo

Uno enojado dice muchas cosas
K son Flechas K salen da tu puta boca
Lei lo ******* per unpo’ di coca
Lascia stare quella roba
Tu te matas sola
Andavo da solo
Non con tutti loro
Siamo diversi in ssto gioco
io non mi consolo

Cris

L’infinito senza stelle

 

L’infinito senza stelle

Officina creativa

Infinito senza stelle

Mia mamma se ne andò tipo sette anni la mia testa Dalì feci solo danni sono stato tradito dai miei amici e ci ripenso guardando le cicatrici. A volte niente è interessante come la sera senza stelle
Sono ancora un principiante
Questa vita è amara mica caramelle
Qua non prende anche se ci sono varie antenne

Francesco

La mia vita sembra impazzita e anche infinita con quel male che mi sento mi rilasso con il vento e mi tengo tutto dentro. Avevo un sogno da bambino però ero ancora piccolino. Sono cresciuto senza un padre ma ho l’affetto di mia madre ho aiutato tante persone e mi son preso del fattone di persone false ne conosco tante ma pensare alla passione è l’importante la vita è una sola se non te la godi non si gode da sola!

Giole

Ogni cosa ha il suo costo
Mica casco nel vuoto
Resto a mollo
Mica mollo
La fortuna ci prende in giro
Continuo senza il sorriso!

Kevin

      Infinito-senza-stelle

L’infinito senza stelle

A piedi nudi

      A-piedi-nudi

 

L’infinito senza stelle

Quando uno è arrabbiato

Quando uno è arrabbiato
dice tante cose
frecce avvelenate
che vanno dritto al cuore
non sono brutte cose, ma sono brutte parole
che possono toccare ogni tipo di persona

      Quando-uno-e-arrabbiato

Youssef

L’infinito senza stelle

Sto negoziando i prezzi

Sto negoziando i prezzi
Tu scemo non mi vedi
Sto lottando ancora con demoni e tutti i miei pensieri

Fumo un grosso joint per isolarmi ()
Pensando che quasi da 10 anni i
Problemi sono gli stessi
Guardie che fanno l’isolato () pensando che commenterò un altro passo falso (x2)

Passo in stazza con mio compare affianco è tutto un tratto (rumore catene)
Per i soldi la gente cambia e anche io sto cambiando ? (X2)

Sto negoziando i prezzi
Tu scemo non mi vedi
Sto lottando ancora con demoni e tutti i miei pensieri

      Sto-negoziando-i-prezzi

Nicolò

L’infinito senza stelle

Ciascuno cresce solo se sognato

“C’è chi insegna
guidando gli altri come cavalli
passo per passo:
forse c’è chi si sente soddisfatto
così guidato.

C’è chi insegna lodando
quanto trova di buono e divertendo:
c’è pure chi si sente soddisfatto
essendo incoraggiato.

C’è pure chi educa, senza nascondere
l’assurdo ch’è nel mondo, aperto ad ogni
sviluppo ma cercando
d’essere franco all’altro come a sé,

sognando gli altri come ora non sono:
ciascuno cresce solo se sognato”

[Danilo Dolci]

Reparto La Chiamata

Progetto Brera in Opera

Il teorema di Pitagora
Esercizi su carcere e cittadinanza, Milano, 2018-21, min. 35

Gruppo della Trasgressione delle carceri milanesi
Progetto Brera in Opera del Liceo Artistico di Brera

 I visi intenti all’ascolto, serio, attento: gli studenti del Liceo Artistico di Brera e i detenuti del carcere di Opera sono gli uni di fronte agli altri e parlano con linguaggi diversi di temi vissuti a nervi scoperti nell’adrenalina dell’adolescenza o negli eccessi della devianza: la sfida, la rabbia, il tempo, la paura e il coraggio… li guida uno psicologo fuori dagli schemi attraverso il processo di scavo esigente, radicale che ha nome gruppo della trasgressione.

E poi ci sono i ragazzi più piccoli, del biennio, che lavorano sulla poesia e che s’incontrano su vissuti esistenziali: la ferita e la cura. Le scene riprendono gli interlocutori nel tempo che precede e che attraversa la pandemia nella doppia reclusione del non ricevere visite in carcere e nell’isolamento di ragazzi che nelle sensibilità più accese hanno riportato ferite dell’anima.

È quella condizione che viene raccontata da due universi apparentemente antitetici: un centro fatto di adolescenti liceali e una periferia al bordo dell’abitato che è città e non è più città: Opera, il carcere.

Il linguaggio si è fatto pratica concreta di inclusione: non c’è campo e controcampo, ma passaggio continuo dal primo (e primissimo piano della narrazione) al campo totale della coralità.

Incontri e prevenzione nelle scuole

Giovanna Stanganello