Sto negoziando i prezzi

Sto negoziando i prezzi
Tu scemo non mi vedi
Sto lottando ancora con demoni e tutti i miei pensieri

Fumo un grosso joint per isolarmi ()
Pensando che quasi da 10 anni i
Problemi sono gli stessi
Guardie che fanno l’isolato () pensando che commenterò un altro passo falso (x2)

Passo in stazza con mio compare affianco è tutto un tratto (rumore catene)
Per i soldi la gente cambia e anche io sto cambiando ? (X2)

Sto negoziando i prezzi
Tu scemo non mi vedi
Sto lottando ancora con demoni e tutti i miei pensieri

      Sto-negoziando-i-prezzi

Nicolò

L’infinito senza stelle

Rifiutato dalla famiglia

Ok…

German Quinto… El Chico….…
racconto la mia storia la mia sofferenza, ciò che mi ha cambiato, ciò per cui sono oggi
la mia forza, la vita ti mette in ginocchio come e quando vuole ma devi essere sempre, pronto a reagire, cambiare, lottare. Non farti ferire, se ti arrendi è finita.
Se cadi a terra e resti lì è finita. Rialzati da vero guerriero, senti qua…..

Ricordo il giorno il giorno in cui, io fui nato da mio padre venni solo rifiutato
stavano sempre a litigare da casa son scappato vidi mia madre piangere per mio padre ubriaco
provavo amore per lui, ma era solo un alcolizzato solo dopo che mi ha abbandonato
da lì che son cambiato, mi sentivo diverso solamente un ragazzo accoltellato
persi la testa poi per quei soldi facili ma per farli sai era meglio evitarli  finì nei giornali e nella tv
penso mia madre sola che mi tirava su mio padre invece che mi proteggeva da lassù
poi un giorno ricadetti giù per cambiare poi, 25 anni passarono mentre tutti gli altri urlavano
mi ha aiutato solo la trasgressione, aiutandomi a riprendermi dalla delusione
uscito di galera mi sentivo un coglione niente testa solo voglia di guarigione
giorno dopo giorno penso solo a me
perché chi fa da se fa per tre

      Rifiutato-dalla-famiglia

Chico e German

L’infinito senza stelle

Il volto si riscrive

Il volto d’ogni uomo si sciupa e si riscrive
Antonino Di Mauro

Il tempo fugge… e ogni cosa si modifica, si deteriora, cambia: mutano i paesaggi, si alterano le cose, il volto di ogni uomo si sciupa e si riscrive nel sopravvenire delle rughe, così come la sua anima.

Come mai non sono stato capace di proteggere quella bellezza naturale con cui ogni essere umano nasce e che io sento ancora dentro di me? Come sono giunto a tale degrado?

Un ambiente disattento e degradato, salvo per qualche raro caso fortunato, può spiegare la vita di un uomo incrostato nell’animo e indurito nelle sue forme? Di un individuo arrabbiato, che ha letteralmente bruciato la sua esistenza? Che cosa mi aveva ridotto a una tale condizione? Come mai non sono stato capace di proteggere quella bellezza naturale con cui ogni essere umano nasce e che io sento ancora dentro di me?

Certamente ho bisogno di curare il mio essere perché è stato trascurato! Ma come si può curare un uomo cresciuto in balia di se stesso, convinto che le sue scelte fossero quelle giuste e quelle degli altri quelle sbagliate? Come fargli capire che lui il carcere lo ha già nella sua testa e che di questo carcere è lui stesso il carceriere? Quali sono gli strumenti per aiutarlo a crescere a dispetto degli anni, delle scelte, delle trasgressioni di una vita? Per riportare l’animo a una nuova bellezza che dentro di noi vuole tornare a risplendere? Forse una risposta vera e propria non esiste!

L’essenziale, per quella che è la mia esperienza, è ricercare e ritrovare in quello stesso uomo proprio il punto in cui si è perso; nutrirsi dei primi ricordi e riprovare a crescere in maniera naturale proprio dal momento in cui la fiducia nella guida si è spezzata; ritrovare quella stessa fiducia in chi oggi è presente e ti soccorre, in chi crede nella persona che puoi essere e vuoi diventare, e ti tende una mano. E credo che la cultura abbia un ruolo fondamentale in questo processo di ricostruzione e rigenerazione della personalità.

Infine, penso che quell’uomo avrà bisogno del maggior sostegno nel momento in cui avrà piena coscienza del fallimento della propria vita. Dico il maggior aiuto, perché credo sia un momento delicatissimo, dove si può raggiungere la depressione più totale.

Personalmente, potrei dire che fra tutti i miei rimpianti vi è quello di aver trascorso così tanti anni dove sono stato e dove mi sono privato del bello.

Restauro & Recupero  – Cittadinanza Attiva alla Fondazione Clerici