Gli occhi grandi color di foglia

Concerto Trsg.Band – 17/11/2023
Teatro della casa di reclusione di Milano-Bollate

Una selezione delle canzoni di Fabrizio De André combinate con le riflessioni dei detenuti del Gruppo della Trasgressione sui loro periodi più bui e sul lavoro di questi ultimi anni con i componenti esterni del gruppo.

Nel corso della serata Una band di persone detenute esegue alcuni brani evergreen e li accompagna con testi e interventi del Gruppo della Trasgressione.

LE PRENOTAZIONI SONO CHIUSE

Ingresso gratuito; prenotazione obbligatoria entro il 10/11/2023.
Per prenotarsi, inviare fotocopia del proprio documento di identità a associazione@trasgressione.net

I minorenni possono entrare solo se accompagnati da uno dei genitori o autorizzati  con una dichiarazione firmata da uno dei due.

Presentarsi all’ingresso del carcere di Bollate alle 19:45. Per sveltire le operazioni di ingresso è meglio non avere con sé cellulari e oggetti elettronici.

COGNOME NOME
AGHAJANOFF MEGAN
Ajani Beatrice
Amodeo Paola Anna Ornella
Angeretti Gabriella
Aparo Natalina
ASCARI FEDERICA
BANDIERA SILVIA
Barassi Lucilla
Bentivegna Federica
BERNABO’ CINZIA
BISCEGLIE ANDREA
BOCCA GIANPIERO
Bomba Claudia
Borgonovo Silvia
BOSIS STEFANIA
Bottura Veronica
Bruno Camilla
Bruno Jolanda Margherita
Calissi Giulia
CAPORALETTI MARIA GIULIA
CARRETTA SILVIA
Cavalleri Gabriella Rosa Giovanna
CESANA LUISA
Cesario Alessandra
COCO AGATA DOMENICA
Colombo Paolo
Colombo Anna
Coratella Manuel
Cozzi Luigi Carlo
Cozzi GianGiacomo
D’Altorio Simona
DE MANGO GIANLUCA
Delle Santi Cristian
Delpero Cesarina
DI CHIO ANNAMARIA
DI CICCO CHIARA
Di Stefano Danilo
Dozio Giorgio
Dozio Erik
Esposti Leonardo
Ferrenti Elisa
Fiumanò Noemi
Frisenda Marta
Galimberti Nadia
GIACONIA LUCIA
Giovanelli Lara
Giove Rossana
Guarischi Maria Francesca
La Gamba Antonino
La Gamba Rossella
Lanzo Elisabetta
Lastrico Edoardo Alessandro
Livio Maria Tiziana
Magistrelli Alessia
Maldonato Lucia
Margini Manola Ludovica Valeria
Mayer Liliana
Mazzuccotteli Elisa
Meda Daniela
Micheda Antonio
Montorfano Donata
Montorfano Graziella
Morabito Erica
Negrini Luigi
Ongari Eleonora
OZZOLA ALICE
Palermo Serfafina
Pessina Angela
PETRILLO RICCARDO
Piazzoni Giorgia
Pinto Ilaria
PLASSO MARTINA
Pola Eleonora
Ponticelli Margherita Bianca
Radice Mara
Riva Elisa
Rocha Rocha Leonardo
Romano Maria Luca
Ruberti Ivon
Ruppi Giacomo
Rusconi Paolo
SABA CECILIA
Saccani Anita
Salari Daria
Sartorio Demetrio
Sceusa Giulia
Scianca Francesco
Scianca Anna Chiara
Scianca Andrea
SCIANCA GIOVANNI
Serio Olivia
Sonzini Maurizio
Tagliabue Fabio
Tango Antonio
TASCA SARAH SILKE
Taubmann Michael
Ticozzi Laura
TRIBULATO ELENA
Uboldi Marco
Vigo Nazareno Angelo
Zaffaroni Marco

Il Gruppo Trsg e il Mito di Sisifo

Il Gruppo della Trasgressione del Dott. Angelo Aparo, è un gruppo formato da detenuti e persone volontarie esterne. Un gruppo unito, compatto, fatto di belle persone con mentalità e punti di vista differenti. C’è chi si scopre scrittore, poeta, attore, cantante, opinionista e qualche volta anche tuttologo. C’è chi allarga le proprie vedute e chi prova a modificarsi perché crede al cambiamento. Insomma, un gruppo magico.

Il gruppo ricerca gli aspetti che possono portare le persone a intraprendere la strada dell’illegalità, riflettendo sulle scelte e sugli elementi che fanno parte dell’uomo e della sua vita. Sostanzialmente, il gruppo porta a ragionare e dà un aiuto nel recupero. Lo strumento principale è il dialogo, ma non solo. Infatti, il Gruppo della Trasgressione, oltre ad andare nelle scuole a mettersi in discussione e fare eventi presso teatri, ha una cooperativa che opera nel settore commerciale con la finalità di dare lavoro ai detenuti.

Nel corso di questi incontri, mi sono chiesto: “perché parlare di alcuni argomenti come L’infinito di Giacomo Leopardi o il dipinto di Caravaggio La chiamata di San Matteo?”.

I temi principali che trattiamo sono le regole, la trasgressione e le scelte di vita che molte volte ci portano a sbagliare e a ritrovarci in un posto come questo. È anche vero che chi non sbaglia non può imparare.

Sono più che convinto che la fonte di coscienza è fonte di sapienza. Tutto questo per me è consapevolezza di essere capace di avere un pensiero libero, perché attraverso la riflessione possiamo ragionare sugli errori commessi in passato. Per tutto questo, grazie a tutta l’equipe che giorno dopo giorno ci dà l’opportunità di cambiamento e di crescita.

Nel corso del nostro ultimo incontro, viene portato in discussione un argomento: il mito di Sisifo. Dentro di me un vuoto…in silenzio mi chiedo: “MA CU’ È STU SISIFO…?”.

L’unica cosa che credo di aver capito è che era un mitico re dell’antica Grecia. La curiosità e la possibilità che venga chiesto il mio parere nei prossimi incontri, mi porta a leggere la storia; spero di aver capito il significato di questo argomento.

La storia racconta che Sisifo, re dell’antica Grecia, figlio di Eolo, re dei venti, fu punito da Zeus per la sua arroganza. Sisifo infatti, aveva sorpreso Zeus in un comportamento illecito: stava rapendo una fanciulla di nome Egina (figlia di Asopo, dio fluviale) per abusare di lei, ma invece di tacere lo denunciò. Asopo donò in cambio la sorgente di Pirene alla città di Sisifo (Corinto) che stava vivendo il problema della siccità. Per questo comportamento Zeus, lo fece perseguitare dalla personificazione della morte, in greco “Thanatos”, morte che Sisifo riuscì ad evitare varie volte. Quando infine morì, fu condannato a spingere con gran fatica una grande pietra in salita su di un monte, ma appena raggiunta la vetta, la pietra rotolava giù e tutto ricominciava, senza avere mai una fine.

La mia riflessione è che dopo esserci confrontati, in una parvenza di discussione, per tutto il Gruppo della Trasgressione le vicende di Sisifo sono diventate un racconto per guardarsi dentro e per comunicare con la società.

Lo scopo del mito di Sisifo è di far capire come l’arroganza è un sistema per rovinare l’esistenza gli uni degli altri.

L’intento del gruppo è far ricredere le persone sugli sbagli fatti, cercare di farli cambiare, dando un giusto senso alla loro vita e aiutare persone in bilico, perché spesso chi è vittima diventa un carnefice.

Sul mito di Sisifo, alcuni di noi del Gruppo della Trasgressione, si caleranno nelle vesti dei personaggi di questa storia, facendo uno spettacolo teatrale. L’obiettivo è quello di fare arrivare al pubblico il messaggio di presa di coscienza e di consapevolezza, imparando a cercare dentro sé stessi il perché delle scelte che ci hanno portato a fare reati.

L’arroganza, l’abuso, o meglio ancora la sete di potere porta ad un bivio. La prima via è quella di accettare delle regole che servono per migliorare; la seconda è quella negativa, cioè quella di volere sempre più successo, lusso e potere, trasgredendo il limite e le regole.

Per poter migliorare, bisogna riconoscere i propri errori e rimettersi in gioco intraprendendo un percorso di cambiamento.

Concludo con un mio pensiero: consiglio di non crearsi “MITI”, perché inseguire un mito sbagliato o in maniera sbagliata, porta a perdere la reale strada da seguire e a fare scelte sbagliate che, alla fine dei conti, hanno tragici effetti su noi stessi, sulla nostra famiglia, su quella delle vittime e sulla società.

Il Gruppo della Trasgressione o lo ami o lo odi. Una cosa è sicura, lascia un marchio indelebile dentro di te.

Grazie a tutti i miei compagni, ma soprattutto, grazie a tutto l’equipe del gruppo, coadiuvato da un guerriero senza tempo, il nostro prof. Angelo Aparo.

Michelangelo Maurizio Lesto

Il Mito di SisifoChi siamo