Lettera al mio corpo

Ti ho maltrattato in passato. Ti ho negato il cibo quando avevi fame e te ne ho dato troppo quando non ne avevi bisogno. Mi sono vergognata di te, ti ho nascosto e non so ancora per quale motivo. Pensavo solo alla tua funzione estetica e non mi rendevo conto del male che ti stavo infliggendo.
Solo ora, con tutto il dolore che grazie a te riesco a superare, capisco quanto tu sia straordinario:
Grazie perché la mattina riesco a svegliarmi.
Grazie perché nonostante tutto sono ancora in piedi.
Grazie perché, anche se ti ho odiato, ci sei sempre stato.
Grazie perché, anche se qualche volta ti do la colpa per quello che mi succede, mi permetti di vivere.

 


La colonna rotta di Frida Kahlo

Un buco sulla pancia. Poi tre. Poi quattro e così via. La bocca che fa male, la gola gonfia che brucia e non mi permette di deglutire nemmeno la mia stessa saliva. Le mani gonfie, le vene rotte, i lividi sulle braccia. Il telefono sul comodino che non ho la forza di prendere. Non ho voglia di rispondere a tutti i “come stai?” degli amici e dei familiari preoccupati. Non ho voglia di ripetere altre mille volte quanto sto male. Non ho voglia di far preoccupare mia mamma che ha quella brutta abitudine di soffrire più di me quando sto male.

Ogni tanto penso a Frida Kahlo perché lei ha passato gran parte della sua vita a soffrire fisicamente, era malata e ha avuto un grave incidente. Nonostante tutto la sua produzione artistica fu molto prolifica e forse nacque anche dalla sofferenza.

Gloria Marchesi

Officina Creativa

12 pensieri riguardo “Lettera al mio corpo”

  1. Gloria, so che dire un “mi dispiace” non serve a molto perché non ti fa stare meglio. Ma ti prego di riprenderti presto, perché tutti ti vogliamo conoscere dal vivo ❤️

  2. Ho conosciuto Gloria, ho condiviso con lei 11 giorni di ospedale. Parlavamo da una stanza all’altra e vedevo le sue lunghe gambe sdraiate sul letto, poi finalmente un giorno si è tirata su e ho visto il suo viso bello, bello come il sole…. Ho percepito quanto soffe bella anche dentro, e così giorno dopo giorno nel dolore che ci legava ne ho avuto la conferma.
    Non riesco a non sentirla, a sapere come sta e cosa fa; credo che un filo ci leghi perché io un pezzo del mio cuore l’ho lasciato lì con lei.
    La vita ti aspetta cara Gloria, devi fare in modo di riprenderla di nuovo.
    Il nostro motto LEGGEREZZA❤️

  3. Non so se e che senso abbia la sofferenza. Da tanto e troppo tempo mi pongo questa domanda, dando risposte diverse e contraddittorie che tuttavia non sono destabilizzanti. Leggere questo scritto, mi riporta immediatamente al medesimo quesito.
    Gloria con la sua capacità di non piegarsi su se stessa sa trovare nel suo stesso corpo, che si frappone da forte ostacolo, un ALLEATO e un PUNTO di forza a cui sono riconosciute importanti risorse.
    Grazie Gloria.

  4. Non trovo le parole giuste per esternarti la mia vicinanza. Sono vicino al tuo dolore. Ti auguro e mi auguro di rivederti quanto prima nuovamente alla nostra bancarella. E perché no, nella nostra sede.
    Un abbraccio affettuoso.
    Adriano

  5. La malattia ti mette a dura prova, si presenta improvvisamente e ti coglie impreparata, alcune volte si risale ma altrettante si scende. In questo periodo rappresenterà la sfida più grande della tua vita ma sono sicura che quando ne sarai uscita ti stupirai della forza e della maturità che avrai acquisito, perchè la malattia nel suo schifo fa scoprire molto di sè, della propria mente e del proprio corpo e ti permette di riscoprire la bellezza di ciò che viviamo come scontato e banale…come dici tu “la gioia di bere un caffè”. Sono sicura che presto arriverà la tua primavera Gloria (e sarai prenotata per cenette e aperitivi) !!
    Ti stringo forte
    Otti

  6. Anch’io sono stata Gloria da giovane. Come lei ho disprezzato e maltrattato il mio corpo. Inconsapevole di quello che mi sarebbe stato restituito nel tempo. Come lei, oggi, convivo con un corpo che soffre ma che non abbandona e lotta. Insegnerò ai miei figli a volersi bene e accettarsi. Insegnerò ai miei figli a godere del momento e a vivere con rispetto e gratitudine.

  7. Ciao Gloria,ho letto il tuo scritto e vorrei dirti tante cose, mi limiterò a dirtene una che per me ha un significato importante: Grazie.
    Ciò che hai scritto, anche se mi ha fatto commuovere tanto, mi ha dato una grande “scossa” in senso positivo e costruttivo, al di là delle lacrime, per tanti motivi.
    Spero di parlarti di persona o anche su zoom, non importa, molto presto.
    Un abbraccio, Ale

  8. Gloria cara, bimba mia! Sei il mio orgoglio più grande! Sai che la mia ammirazione per te è totale. Ti ho desiderata tantissimo e quando sei arrivata mi hai resa la donna più felice al mondo! Ora non posso starti vicino fisicamente, tu soffri tanto, e ci sono momenti in cui mi sembra di impazzire. Sogno il momento in cui potrò finalmente abbracciarti e tenerti stretta a me, perché io e te siamo una cosa sola. Ti amo.
    La tua mamma

  9. La sua ragazza è una meraviglia e non vedo l’ora di poterla abbracciare e dirle ancora che tutto quello che desidera è lì che l’aspetta!
    Una abbraccio forte anche a lei, mamma di Gloria.

  10. Ciao Gloria, la tua lettera mi ha riportato al mio passato, quando infliggevo dolore alle persone, un passato lontano. Non è abbastanza lontano, tuttavia, per alleviare il dolore per il male causato. Questo è un dolore tangibile che non mi lascerà mai. Il dolore della consapevolezza di avere fatto del male e da qui la mia ricerca per restituire con la mia testimonianza un po’ di pace alle persone oggetto di abusi. Il dolore che tu hai così serenamente testimoniato mi ha arricchito di consapevolezza. Mi ha portato a scriverti che io ti aspetto presto al Gruppo per ringraziarti di avermi mostrato tutta questa tua serena sofferenza. Ti abbraccio

  11. Cuore e mente di un corpo
    La mente gestisce i battiti del suo cuore che, a loro volta, schiaffeggiano o accarezzano i brividi, i lividi…
    Si fanno la guerra non rendendosi conto di abitare nello stesso corpo. Spesse volte una guerra senza esclusioni di colpi, fino a quando la mente prende il sopravvento e così il cuore abbandona la schiavitù per donarsi al corpo materno che l’ha sempre accudito e che ha bisogno di lui per rigenerarsi. Le cicatrici della battaglia sono tante, ma la ripresa della vita li trasforma in tesoro.
    Con affetto,
    Roberto Cannavò

  12. Buongiorno, Gloria!
    Malgrado l’oscurità del dolore, torna a cercare il tuo raggio di sole ☀️
    L’importante è non arrendersi…
    Forza!

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