Invito per Isabella Bossi Fedrigotti

Gentilissima Dottoressa Isabella Bossi Fedrigotti,

siamo i detenuti componenti del “Gruppo della trasgressione” attivo nel carcere di Milano Opera. Le scriviamo per ringraziarla per l’attenzione a noi dedicata attraverso il suo articolo sul Corriere della Sera del 18/9/2016 e, in particolare, per il suo commento sull’incontro che abbiamo avuto con la signora Marisa Fiorani, mamma di Marcella, assassinata dalla criminalità organizzata.

La sua riflessione contribuisce ulteriormente a favorire quei sentimenti di ravvedimento e autocritica con i quali ognuno di noi si confronta con il proprio passato distruttivo. La testimonianza e il dolore che la signora Marisa ha voluto consegnarci scuote e allarga le nostre coscienze. Il Cardinale Martini disse “se non si è capaci di percepire il dolore dell’altro, non si può uscire dalla spirale di odio e violenza”.

Noi detenuti, colpevoli di gravissimi reati contro il prossimo e contro la società, grazie anche all’insostituibile laboratorio di riflessione qual è il “Gruppo della trasgressione”, lo facciamo riconoscendo e condividendo il dolore dell’altro, riconoscendo e condannando la scelleratezza del nostro passato.

I mattoni di quella corazza di delirio e di indifferenza, che a suo tempo c’eravamo creati, oggi stiamo imparando a utilizzarli per costruire ponti di dialogo e di confronto con persone come la signora Fiorani e come lei.

Saremmo pertanto felici se Lei volesse essere nostra ospite al tavolo del “Gruppo della Trasgressione” a uno degli incontri che noi abbiamo tutti i mercoledì mattina qui nel carcere di Opera. Ascoltare le sue riflessioni e confrontarci con Lei sarebbe per noi una rinnovata possibilità di crescita culturale e morale.

Infine, in quella stessa circostanza, potremmo invitare la sig.ra Fiorani e il dott. Paolo Foschini, ai quali dobbiamo la fortuna di avere destato la Sua attenzione verso la nostra realtà.

Milano Opera 29/9/2016

Cordiali saluti
Il “Gruppo della trasgressione