La Trsg.band a Parabiago

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria

 

Fra il pescatore e l’assassino
le domande di un’umanità che non muore

Le canzoni di Fabrizio De André, arrangiate ed eseguite dalla Trsg.band, e gli interventi dei detenuti con una finestra sulla vita del Gruppo della Trasgressione:

Associazione Trasgressione.net: interventi di prevenzione al bullismo nelle scuole medie superiori e inferiori e sul territorio; il teatro su Il mito di Sisifo, convegni sui temi del gruppo; concerti della Trsg.band; convenzioni con varie università per il tirocinio di studenti universitari;

Cooperativa Trasgressione.net: consegne di frutta e verdura fresche a bar e ristoranti e a gruppi di consumatori associati, lavori di manutenzione, tinteggiatura, piccola ristrutturazione, sgombero cantine.

Perché dialogare con chi ha tradito il patto sociale?
Perché, alla distanza…

Studiare e lavorare con i detenuti giova alla società
più che lasciarli isolati fra le sbarre del carcere

 

La Trsg.band

  • Juri Aparo, Voce
  • Tonino Scala: Tastiere
  • Andrea Cocilovo: Basso
  • Tommy Bradascio: Batteria
  • Giancarlo Parisi: Fiati
  • Luca Campioni: Violino

 

Gli occhi grandi color di foglia 

Il concerto, mescolando canzoni di Fabrizio De André arrangiate dalla Trsg.band e interventi di detenuti ed ex detenuti che hanno effettuato un lungo percorso col Gruppo della Trasgressione, punta principalmente ad attivare il dialogo fra detenuti e collettività, parti che, quando rimangono sorde l’una all’altra, generano conflitti e contrapposizioni che, alla distanza, producono malessere nel singolo e danni alla società.

La serata a Parabiago prende il nome da un verso di Via del campo, una delle prime e più note canzoni di De André. Una bambina e una puttana vivono entrambe in Via del Campo, tanto vicine l’una all’altra da far germogliare fiori, illusioni e speranze d’amore in chi va a trovarle. La prossimità fra l’una e l’altra c’è, ma per coglierla occorrono “occhi grandi color di foglia”, capaci di accettare parentele nascoste fra personaggi apparentemente incompatibili.

Scritta in collaborazione con Enzo Jannacci, Via del campo è un’anticipazione del tema che rimarrà il filo conduttore di tutta la produzione poetica di F. De André: l’importanza della comunicazione con le proprie parti oscure, con quegli errori, fragilità, insicurezze o, come dice la canzone, con quel “letame” da cui possono nascere progetti e riconoscimento reciproco fra persone diverse.

La serata, seguendo questo filo conduttore, proporrà poi una dozzina di canzoni fra le più note di De André (La guerra di Piero, La città vecchia, La canzone di Marinella, Disamistade, Fiume San Creek, Khorakhané, ecc), canzoni in risposta alle quali i detenuti del Gruppo della Trasgressione, consegnano al pubblico le loro antiche fragilità, per molto tempo negate e oggi in cerca di una funzione grazie alla quale diventare risorse per la città: storie di vita vissuta, storie di degrado e di criminalità, ma anche storie di persone che, dopo anni di introspezione e di lavoro sui propri errori, partecipano oggi a progetti in favore del bene collettivo che in passato era stato gravemente offeso.