Un senso di speranza

La scena è ambientata in un luogo piuttosto scuro, probabilmente una locanda. La luce non proviene dalla finestra sullo sfondo, ma da destra e genera un particolare gioco di luci e ombre. Solo i volti di due protagonisti sono interamente illuminati. In totale sono ritratte sette figure, due sono in piedi e una di queste indica l’uomo con la barba seduto al tavolo.

Le reazioni sono di diverso genere: chi ignora totalmente l’avvenimento e si concentra sulle monete sparse sul tavolo, chi guarda con aria sorpresa e confusa l’uomo in piedi e infine l’uomo indicato, Matteo, che si indica, come per avere la conferma di aver capito bene cosa sta succedendo.

L’atmosfera è buia, i colori cupi e terrosi, tuttavia la luce dà un senso di speranza e apertura verso ciò che sta fuori dalla locanda.

Anna Merlini

Gli Scout AGESCI su “LA CHIAMATA”