Relazione di tirocinio

Camilla Bruno, Relazione finale di tirocinio
Master di I livello in Devianza, Sistemi della Giustizia e Servizi Sociali presso l’Università degli studi di Milano-Bicocca

Ai fini della partecipazione al Master di I livello in Devianza, Sistemi della Giustizia e Servizi Sociali presso l’Università degli studi di Milano-Bicocca, ho svolto un tirocinio curriculare insieme al Gruppo della Trasgressione.

Il Gruppo nasce grazie al Dottor Angelo Aparo. Psicologo e psicoterapeuta, operando in carcere, egli sente la necessità di avviare un progetto innovativo e circa venticinque anni fa crea il Gruppo: uno spazio di libertà, fisico e mentale, dove riunire detenuti, ex detenuti, studenti, famigliari di vittime di reato e comuni cittadini. Il dottor Aparo tuttora coordina il Gruppo, i cui incontri avvengono stabilmente con appuntamento fisso ogni settimana, sia all’interno delle carceri milanesi di Opera, Bollate e San Vittore, sia all’esterno.

Nel 2006 nasce poi l’Associazione Trasgressione.net Onlus, che si occupa delle attività culturali del gruppo; qualche anno dopo, nel 2012, nasce la Cooperativa Sociale Trasgressione.net, braccio imprenditoriale del gruppo impegnata nel reinserimento sociale dei detenuti ed ex detenuti attraverso opportunità lavorative.

L’obiettivo fondamentale del Gruppo è la conoscenza dell’uomo, la ricerca dell’umanità in ogni uomo, la scoperta dei legami e delle alleanze tra gli uomini, chiunque essi siano e di qualunque tipo siano state le loro esperienze. A partire da questa premessa i detenuti vengono coinvolti in una ricerca e una riflessione su di sé, volta a comprendere meglio le azioni compiute, le possibili ragioni delle scelte fatte, il proprio vissuto, arrivando a una consapevolezza, prima inesistente, di sé e della realtà circostante. Tale consapevolezza è un traguardo faticoso, arduo, per raggiungere il quale è necessario un percorso lungo, a volte molto lungo, non lineare, che può avere temporanei arresti e cambi di direzione. In tale percorso la presenza di solidi punti di riferimento, quali una guida cui rivolgersi, e l’analisi delle emozioni e degli stati d’animo presenti al momento delle scelte fatte, sono basilari per arrivare a maturare un senso di responsabilità, prima sconosciuto o disconosciuto, che è tratto distintivo dell’uomo sociale, del cittadino. L’interazione con il mondo esterno, con i cittadini componenti il Gruppo e con altri che le varie occasioni portano ad incontrare, è determinante perché permette al detenuto di uscire dalla bolla di marginalizzazione che lo rinchiude e di essere ora utile a quella società che in precedenza ha danneggiato.

Ho deciso di iniziare questo mio percorso di tirocinio con il Gruppo della Trasgressione spinta da una grandissima voglia di vedere con i miei occhi e percepire sulla mia pelle quello che le persone vivono, provano, sentono all’interno di quelle mura, senza fermarmi all’immagine collettiva che si ha del carcere e della vita intramuraria suggerita tendenzialmente da film e qualche sporadica testimonianza a volte romanzata.

La problematica della devianza mi ha sempre affascinata. Questo mio interesse e il percorso fatto durante la triennale in Sociologia mi hanno portato all’incontro e alla collaborazione con il Gruppo. Questo tirocinio, dopo poco più di sei mesi dall’inizio, è stato in grado di darmi a livello emotivo e razionale una quantità di informazioni e riflessioni, basate su molteplici esperienze, che non pensavo di potere ricevere in così poco tempo.

Gli incontri settimanali del Gruppo sono così suddivisi:

  • I gruppi esterni, in orari pomerifdiani (14.30-17.00 circa), hanno luogo il lunedì nella sede del comune di Rozzano (Via degli Oleandri, 39) e il martedì a Milanonella sede dell’associazione Trasgressione.net (Via Sant’Abbondio 53A). In entrambe le occasioni partecipano ex detenuti, detenuti in permesso o in misura alternativa, studenti tirocinanti e non, famigliari di vittime di reato o famigliari di autori di reato e comuni cittadini. Agli incontri ci si puà collegare anche via Zoom.
  • Mercoledì 9.30-13.00 ha luogo il gruppo interno ad Opera con i detenuti di alta sicurezza; fre le 13.00 e le 15.00 segue quello con i detenuti di media sicurezza.
  • Giovedì mattina, 9.30-12.30 il Gruppo entra nel carcere di San Vittore con il progetto “Un amico controcorrente” assieme ai detenuti del reparto dedicato ai giovani adulti.
  • Giovedì pomeriggio, 14.30-17.00, infine, il gruppo si sposta a Bollate, insieme ai detenuti del secondo reparto.

Per quanto riguarda le attività, il Gruppo organizza e prende parte a molte iniziative culturali e di incontro; in particolare:

  • La Cooperativa si occupa della parte lavorativa: è stata creata una bancarella di Frutta&Cultura che si occupa della vendita di frutta e verdura in loco e della loro consegna a bar, ristoranti, mense e a famiglie bisognose. I dipendenti della Cooperativa, sia detenuti che ex detenuti, si occupano anche di lavori di tinteggiatura, manutenzione e pulizia.
  • Con l’associazione vengono organizzati – oltre ad i soliti incontri interni ed esterni – convegni, incontri con le scuole superiori per la prevenzione al bullismo, al gioco d’azzardo, alla tossicodipendenza ed in generale alla devianza (sia nelle scuole che nelle carceri), rappresentazioni teatrali e concerti della band.

Durante questi mesi ho potuto partecipare ad alcune di queste attività. In particolare:

  • incontri con il liceo artistico di Brera (MI) presso il loro istituto e con una scuola superiore di Parabiago nel teatro del carcere di Bollate;
  • incontri genitori-figli nel carcere di Opera, volti ad offrire un confronto e a favorire un dialogo sincero tra le parti, con possibili interventi di tutti i presenti, detenuti e non;
  • visione di rappresentazioni teatrali soprattutto nel carcere di Opera, in particolare il Mito di Sisifo, che racchiude in se’ tematiche chiave del Gruppo, quali la devianza, il delirio di onnipotenza, il difficile rapporto genitori-figli dettato dal modello genitoriale padre-padrone e, per concludere, il raggiungimento da parte del detenuto di una nuova consapevolezza del proprio vissuto e delle proprie azioni e di una nuova responsabilità nei confronti dell’altro, delle istituzioni e di se stesso.

Da ultima, ma non per minore importanza, la partecipazione al convegno “Una mappa per la pena” organizzato dal Senatore Mirabelli in collaborazione con il Gruppo, tenutosi al palazzo del Senato della Repubblica a Roma il 25 maggio 2022. Il Gruppo della Trasgressione è potuto entrare in Senato per la prima volta, assieme a detenuti ed ex detenuti davanti alla Ministra della Giustizia Marta Cartabia e al capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Carlo Renoldi. In questa occasione il Dottor Aparo è intervenuto presentando in primis il Gruppo e gli effetti di questo sulle persone, detenute e non, che ne fanno parte, ma soprattutto proponendo il progetto di un Centro-studi all’interno delle carceri di Opera, Bollate e San Vittore, attraverso il quale si possano analizzare non solo i fattori socio-culturali che portano una persona a preferire la strada della devianza e quindi a delinquere, ma anche i fattori psicologici, caratteriali ed emotivi che incidono sulle micro e macro scelte compiute giorno dopo giorno che contribuiscono a creare un’identità caratterizzata in toto dalla devianza.

Giunta alla fine di questo percorso, posso dire di aver costruito anche io una nuova consapevolezza: ho capito che per crescere si deve fare fatica, che non basta starsene lì fermi, in un angolo sicuro a guardare, ma che bisogna essere disposti ad impegnarsi realmente per poi far del bene.

Ho capito che niente arriva alle porte della tua coscienza se non sei tu a portarci qualcosa.

Ho imparato che per occupare un posto nel mondo che abbia un senso per se stessi e per gli altri bisogna tirarsi su le maniche, cercare persone che siano nostre alleate, prendere atto di ciò che siamo stati e di ciò che abbiamo fatto per essere in grado di essere oggi persone responsabili.

Ho conosciuto persone, uomini, anime segnate dal dolore e dalla sofferenza. Persone che ad un certo punto hanno perso tutto, ma che pian piano e con fatica hanno riacquistato l’amore per la vita, mettendosi in gioco giorno dopo giorno, per loro stessi e per i loro cari.

Ho conosciuto persone che per tutta una vita hanno camminato nel buio, ma che oggi risplendono di luce brillante e meravigliosa.

Ho conosciuto persone che per anni hanno fatto del male, ma che oggi spendono ogni minuto della propria giornata per essere d’aiuto al prossimo, mettendoci anima, corpo e soprattutto cuore.

Ho imparato a pensare che non sempre ciò che penso è sbagliato, che non sempre quello che vorrei portare come mio contributo è inutile. Ho imparato che le parole hanno un peso specifico, che possono davvero essere d’aiuto per qualcuno, così come potrebbero anche fare danni.

Ho capito che nella mia vita voglio mettermi in gioco, anche se ancora faccio fatica, ma voglio arrivare a capire che posso farlo anche io.

Ho imparato che posso accogliere l’altro, le sue emozioni, i suoi vissuti, e che io posso a mia volta essere accolta, senza paura.


Da LPT Studio

Questo gruppo mi ha dato davvero tanto, sia a livello conoscitivo ai fini della professione, sia a livello emotivo e personale. Mi sono ripromessa di custodire gelosamente e con cura dentro di me un pezzetto di ogni persona che ho conosciuto in questi mesi, perché ognuna di loro è stata in grado di lasciarmi qualcosa di importante.

Ringrazio il prof Aparo per essere stato fonte di grande ispirazione; ringrazio il Gruppo della Trasgressione per avermi dato la possibilità di vivere un’esperienza del genere, che credo cambi la propria visione della realtà.

Ringrazio ogni singola persona che mi ha permesso di entrare nella sua vita e ringrazio chi ha voluto fare lo stesso entrando nella mia.

Spero un giorno di poter essere alla vostra altezza.

Camilla Bruno

Indice Tirocini

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *