La vita sta per cambiare

Il quadro presenta due gruppi di soggetti ben distinti: a sinistra quattro uomini vestiti con abiti cinquecenteschi stanno seduti attorno ad un tavolo. Si tratta probabilmente di usurai ed esattori delle tasse. Un quinto uomo di età avanzata sta in piedi e osserva attentamente le monete sul piano. A destra un giovane e un anziano indicano l’unico usuraio che apparentemente non si è ancora accorto della loro presenza. Egli è infatti chinato a contare le monete sul tavolo, mentre gli altri rivolgono sorpresi il proprio sguardo alle due figure misteriose. Si tratta di Gesù e San Pietro, mentre l’uomo a cui rivolgono la propria attenzione è Matteo (Levi), noto esattore di imposte.

La scena si svolge in una stanza scura dalle pareti spoglie; la fonte luminosa è posta in alto a destra mentre un raggio di luce sembra seguire la direzione indicata dalla due mani.

Questo quadro mi trasmette allo stesso tempo serenità e tensione. La prima è suscitata dai toni caldi e dall’espressione pacata di Gesù, la seconda dalle espressioni sorprese degli usurai e soprattutto dal fatto che la scena rappresenta il momento immediatamente precedente l’incontro tra Matteo e Gesù.

Immerso nei suoi conti, Matteo è completamente inconsapevole del fatto che la sua vita sta per cambiare drasticamente perché sperimenterà per la prima volta l’amore di Dio, un amore avvolgente e liberante al quale non potrà più sottrarsi.

Mi commuove sapere che Gesù abbia guardato oltre i peccati e la cattiva fama di Matteo e lo abbia chiamato per nome con amore.

Noemi Cocchia

Gli Scout AGESCI su “LA CHIAMATA”

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