Il danno e la parola

Il danno precede un affanno
Il panno squarciato:
spaccato sull’anima e sulla ragione
il cui sonno genera mostri.
Mostri difficili da placare se non
Con il danno, panno squarciato.
Cura la parola più pura
Che nel tempo dura
nonostante il danno
che perdura.

 

Questa poesia l’ho composta durante il primo lockdown pensando al gruppo della trasgressione e alla giustizia riparativa, ma penso che possa essere tanto più attuale in questa seconda reclusione vissuta in cui ho perso, in soli 13 giorni, uno zio a cui ero particolarmente legato e i miei due nonni.

Ho deciso di raccontare con questo testo le cose che  ho capito e che ho recepito dai vari incontri di cineforum con il gruppo della trasgressione. Forse c’entra poco con la banalità e la complessità del male. Ma forse no, questa domanda la faccio perché la giustizia dovrebbe creare pace tra gli esseri umani e non rispondere all’odio e alla violenza semplicemente punendo il criminale, il quale va reintrodotto e rieducato alla pace e alla giustizia, in tutte le loro declinazioni.

Nella mia poesia c’è una citazione per un’incisione del preromanticismo di Goya:”il sonno della ragione genera mostri”.

Davide Mastrolia

I contributi del Liceo Brera al cineforum