Prima e oltre il confine, Juri Aparo
Il buio apre il suo manto al tuo cammino
Ti affida un sogno aperto con cui viaggiare
Ti lascia dentro il filo con cui legare
Le vele, il legno e il fiato per navigare
Prima sarà lo sguardo di chi ti ha chiamato
Le sue colline morbide, nelle sue mani il mondo
Ne inseguirai l’odore per mille sentieri
Voci, inganni e canzoni di oggi e di ieri
Carne tenera, luce chiara
Non ti spegnere, non diventare dura
E poi l’età dei giochi, poi maschere da duro
Per diventare figlio dell’uomo che hai sfidato
Per diradare il buio e conquistare cime
Da cui sposar con gli occhi le valli e alle colline
Occhi a vedere nelle spighe il pane
Occhi a smarrire strade fra i campi e le paludi
Mani dentro le pietre a cercare cattedrali
Mani a vendere polvere e a cancellare mani
Carne tenera, luce chiara
Non ti spegnere, non diventare dura
Quanti nodi tra fiori e spine
Albe ovunque, prima e oltre il confine
Albe curiose e incerte, albe da coltivare
E ancora notti e incubi da masticare
Nella speranza che la luce del mattino
Traghetti i sogni al giorno
Senza far troppo male
Carne tenera, luce chiara
Non ti spegnere, non diventare dura
Quanti nodi tra fiori e spine
Albe ovunque, prima e oltre il confine